
IL BOSCO VERTICALE LA NUOVITA
Uno degli edifici italiani di cui si parla molto, soprattutto nel settore dell’architettura moderna, è il cosiddetto “bosco verticale”: una brillante idea molto originale e unica nel suo genere. Progettato da Boeri Studio e completato nel 2014, lo troviamo collocato nella zona centrale di Milano, nello specifico nel quartiere di Porta Nuova. Composto da due torri alte circa 80 e 110 metri, questo complesso residenziale ospita al suo interno 250 alberi di piccole dimensioni, 480 di grande o media altezza e 11.000 tappezzanti e perenni.
Il progetto alla base
Oltre al fortissimo impatto estetico a cui questa struttura dà origine, non è da trascurare anche il fatto che questa rappresenta un “progetto pilota” per la progettazione e costruzione di edifici ecosostenibili e che abbiano un impatto molto positivo sulla natura e, di conseguenza, sul nostro pianeta intero. Costituisce un modo per riforestare l’area urbana, rigenera ambienti cittadini, contribuisce a migliorare la qualità dell’aria e la biodiversità. Inoltre, trattandosi di bosco verticale, occupa sulla carta meno spazio di quanto non occuperebbe se si estendesse su un unico piano in orizzontale.
Milano partecipa ed è il primo modello sperimentale di questo bellissimo progetto di riforestazione, ma di certo non è l’unica: l’architetto, Stefano Boeri, sta progettando diversi Boschi Verticali, in varie città in giro per il mondo. Le città infatti sono il punto che necessita di maggiore attenzione per quanto riguarda l’inquinamento, la presenza elevata di anidride carbonica e polveri sottili nell’aria e la conseguente carenza di ossigeno. Grazie alla grande quantità di piante previste e integrate nelle città mediante l’aiuto dei Boschi Verticali, l’ossigeno viene prodotto in quantità maggiori, mentre l’anidride carbonica viene assorbita nel ciclo di fotosintesi delle piante stesse, migliorando così la qualità dell’aria e della vita in una metropoli.
Come già precedentemente accennato, l’edificio di Milano è stato il primo ad essere completato, e nel 2015 è stato premiato come miglior grattacielo al mondo. Da quel momento in poi anche altre città hanno voluto adottare lo stesso sistema di edifici naturalmente sostenibili e migliorativi dell’ambiente, possono essere nuove costruzioni ma anche edifici che dopo la ristrutturazione lo diventano.