Il castello Sforzesco e una fortificazione che si trova a Milano

Venne eretto nel XV secolo da Francesco Sforza, ex duca della città. Nel 1890, però, iniziò la restaurazione (in stile storicista) di Luca Beltrami.

Oggi è la sede di numerosi musei e istituzioni culturali come: la pinacoteca; il museo della preistoria; la biblioteca d’arte; l’archivio storico civico e la biblioteca Trivulziana (dove è presente il codice Trivulziano di Leonardo da Vinci); il museo d’arte antica; il museo egizio.

Sono state molteplici le trasformazioni che subì il Castello

prima rocca difensiva, poi residenza, caserma militare, sede di musei e istituzioni culturali. Trattandosi di una grandissima struttura a carattere difensivo,  vi sono stati numerosissimi assedi. Demolizioni e le successive ricostruzioni durante le dominazioni francesi, spagnole e austriache.

La storia del Castello Sforzesco si svolge nell’ampia cornice delle vicende della città, a partire dal periodo che va dal 1358 al 1368 e denominato di “Porta Giovia” ai tempi di Galeazzo II Visconti, che fece del Castello la dimora dei suoi soggiorni milanesi (anche se fungeva soprattutto da presidio militare).

La cinta di fortificazione muraria è la parte più antica di origine trecentesca e quattrocentesca.

La pianta è quadrata, su ogni angolo è presente una torre (quella a sud e a est sono di forma cilindrica, la nord – detta “Falconiera” – e la ovest – detta “Castellana” – sono di forma rettangolare).

La torre più alta del castello è chiamata la “torre del Filarete”

La restaurazione di Beltrami, diventa quindi più massiccia rispetto a prima.

Il corpo centrale possiede un orologio con al centro la “razza” viscontea (il sole che rappresenta l’impresa di Galeazzo Visconti). Sopra l’arco d’ingresso vi è un bassorilievo in marmo con re Umberto I a cavallo.

La facciata posteriore risale al trecento.

Le linee geometriche e rinascimentali si staccano dal resto della costruzione, in quanto questa parte delle mura e costruita da Donato Bramante.

Il quadrilatero è costituito dalla piazza d’armi, la rocchetta e la corte ducale.

                                                           Castello degli Sforza