Chiesa di San Maurizio costruita tra il 1503 e il 150

Ingresso nella chiesa di San Maurizio

Si tratta di un edificio in stile rinascimentale che non ha alcuna particolarità architettonica.

Venne costruita su resti di edifici romani ed è conosciuta anche come la “Cappella Sistina di Milano”. Ancora non si sa il nome dell’architetto che la ideò e istituì.

La sua importanza è data dai numerosi affreschi che la ricoprono.

Bernardino Luini si ocupa delle decorazioni

In quel periodo si diede da fare, ritraendo vari momenti biblici (fondamentali per la storia cristiana).

Egli usò modi molto simili sia negli affreschi della zona pubblica sia negli altri (quelli della zona delle monache); conforme è il modo sciolto e il narrare scorrevole degli episodi, identico è il ritmo compositivo, la stessa è la gamma cromatica chiara, la medesima è la solenne geometria delle figure e degli spazi.

Per moltissimo tempo il complesso fu non solo una sede adibita al culto, ma anche un’importante sede economica, poiché vi abitavano le monache benedettine, le quali provenivano dalle più importanti famiglie cittadine di Milano.

Essendo in passato la Chiesa dell’ex Monastero Maggiore, era presente il più antico cenobio femminile di Milano: le monache di clausura non potevano avere alcun contatto con il pubblico quindi era presente un tramezzo che separava la chiesa in due parti, una aperta al pubblico e l’altra separata da una grata, che era riservata al “Coro delle monache”.

Proprio sul tramezzo sono presenti degli affreschi ritenuti molto importanti per gli storici d’arte (tra cui il martirio di San Maurizio e San Sigismondo).

Nella parte pubblica della chiesa, invece, si notano altre opere meravigliose ed una di queste è l’affresco  che rappresenta l’arca di Noè e che presenta numerosi unicorni.

Nel chiostro oggi ha trovato sede il Museo Archeologico in cui è possibile vedere i resti di due torri romane, inglobate nel monastero e conservate intatte fino al tetto: è possibile vedere una quadrata da cui partivano le corse dei cavalli nel circo, mentre l’altra, poligonale a ventiquattro lati, appartiene alla cerchia delle mura.